venerdì 21 settembre 2012

Ciao Nonno

Lunedì scorso il nonno paterno dei bimbi è venuto a mancare. Era malato da qualche mese, in teoria saremmo dovuti essere preparati, ma penso che non ci si abitui mai veramente all'idea che un genitore ci sta per lasciare.
Paperotto sapeva che il nonno stava male, ma per lui il concetto di stare male è avere la febbre o il raffreddore. Anche in questo caso la lontananza non aiuta... o forse sì. Abbiamo cercato di spiegargli il concetto di morte, ma anche in questo caso la comprensione non è stata al 100%. Ogni tanto ci facevamo una sana risata perchè le deduzioni "logiche" di Paperotto erano, tutto sommato, divertenti.
Il nonno si è addormentato e non si sveglia più, ora papà va a salutarlo per l'ultima volta: "Mamma, allora se papà va a salutarlo lo sveglia". Alla domanda dov'è il nonno la risposta più gettonata è stata in cielo: "Ma per arrivare in cielo si è attaccato le ali? È diventato un uccello?". E poi ha tratto tante altre conclusioni che in questo momento non mi vengono in mente. Di certo non vedendo spesso il nonno, il concetto di esserci/non esserci si complica ulteriormente però la cosa importante, secondo me, è quella di tenere sempre vivo il ricordo di quel nonno che adorava il nipotino omonimo.
Ciao Nonno...